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Kobieta MARIA

widziany: 31.01.2019 21:43

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  • 4 lut 15 11:54
doppiaggio italiano

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Titolo: Arturo
Titolo originale: Arthur
Nazione: Stati Uniti
Genere: Commedia
Durata: 110 min
Anno di produzione: 2011
Regia: Jason Winer
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Uscita: 29/06/2011
Produzione: BenderSpink, Langley Park Productions, Morra Brezner Steinberg and Tenenbaum Entertainment (MBST), Warner Bros. Pictures


Trama Film:
Il playboy milionario Arthur (Russell Brand), obbligato dalla madre, sta per sposare una donna ricca ma che non ama, e continua continua a comportarsi in modo irresponsabile tra grandi bevute e feste modane. Ma la sua vita cambia improvvisamente quando si innamora della bellissima Naomi (Jennifer Garner), una guida turistica e aspirante scrittrice di libri per bambini. Arthur dovra fare una scelta tra l'amore e i soldi.

zachomikowany

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  • 4 lut 15 11:54
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Apri gli occhi - Abre los ojos

Un film di Alejandro Amenábar. Con Eduardo Noriega, Penelope Cruz, Chete Lera, Fele Martinez, Najwa Nimri.
Titolo originale Abre los ojos. Thriller, durata 117 min. - Spagna, Francia, Italia 1997.

Cesàr è un giovane di successo che cambia continuamente amanti: una sera, a una festa, conosce e si innamora follemente di Sofia, ma il destino ha in serbo per lui un tragico scherzo: tornando a casa si imbatte infatti in una sua ex delusa, Nuria, che esce volontariamente di strada con la sua macchina, trovando la morte, e lasciando Cesàr sfigurato per sempre. In ospedale, il protagonista comincia però ad avere strane visioni e la sua vita cambia radicalmente quando Nuria torna a farsi viva, asserendo di essere Sofia.
Clamoroso successo di pubblico in patria, film amatissimo da Tom Cruise che girerà il remake meno riuscito Vanilla Sky (durante la cui lavorazione inizierà la liason con la Cruz che porterà alla dissoluzione del suo decennale matrimonio con Nicole Kidman), Apri gli Occhi è l'affascinante e complessa opera seconda del talentuoso Amenabar: difficile da seguire e comprendere, per il continuo alternarsi di piani narrativi differenti e passaggi tra finzione e realtà, il film rappresenta un'affascinante incursione nel mondo del subconscio, dell'amore, della sfera emozionale che ognuno di noi possiede e che spesso fatica a emergere, affossata com'è dalla banalità del quotidiano: qui un evento tutto sommato comune, ma al contempo straordinario, come una storia d'amore si trasforma in efficace volano per riflettere sulle mille maschere che indossiamo ogni giorno e sui dubbi e le incertezze che attanagliano la nostra società. Impeccabile il cast, Noriega e Cruz in testa, e grande fotografia di Hans Burmann: tra forma e filosofia, vince il sentimento.

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  • 4 lut 15 11:54
Anno uno - 2009

Un film di Harold Ramis. Con Jack Black, Michael Cera, Oliver Platt, David Cross, Hank Azaria.
Titolo originale Year One. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 97 min. - USA 2009. - Sony Pictures uscita venerdì 6 novembre 2009.

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Preistoria. Zed vorrebbe essere un cacciatore ma è abile soprattutto nello sbagliare bersaglio. Ha un amico, Oh, timido e riflessivo, Entrambi hanno scarsa fortuna con le donne e la frustrazione induce Zed a mangiare una mela staccata dall'albero proibito. Costretti a lasciare la tribù e inseguiti dal più temibile dei guerrieri, che viene messo in condizione di non nuocere, i due si mettono in marcia. Lungo il percorso incontrano Caino e Abele (assistendo al biblico omicidio) e Abramo mentre sta per sacrificare Isacco. Giungeranno infine a Sodomia avendo ormai al seguito anche Caino.
Judd Apatow produce un film che costituisce un detour dalle tematiche che ormai sembrano essergli molto care, quelle cioè dei maschi, adulti ma mai veramente cresciuti. Lo fa con il sostegno di un esperto della commedia come Harold Ramis (sceneggiatore dei Ghostbuster e regista, tra l'altro, del pregevole Ricomincio da capo) e con due attori come il sanguigno Jack Black e l'impacciato Michael Cera che molti ricorderanno come l'adolescente padre del figlio di Juno. I due funzionano ottimamente come coppia comica: l'uno fa (pretendendo di aver prima pensato) e l'altro pensa.
Funziona anche l'umorismo greve alla Monty Python applicato a megaellissi storiche (i due incontrano Caino e Abele e a seguire Abramo senza fare uso di alcuna macchina del tempo). La tecnica narrativa è ultranota: i due cavernicoli hanno atteggiamenti e pronunciano battute 'attuali' e l'anacronismo tra il loro tipo di pensiero e il passato produce (o dovrebbe produrre) la comicità.
E' bene utilizzare il condizionale perché dopo un inizio decisamente divertente la sceneggiatura mostra il fiato corto di gag che, se contenute, potrebbero anche divertire (alcune battute sono fulminanti) ma che invece finiscono con l'essere inutilmente dilatate. Se si pensa poi che il reparto costumi non fa nulla per nascondere il fatto che elmi e corazze di Sodoma sono di plastica si può comprendere come questo film possa interessare gli appassionati di B-movie che ripenseranno ai peplum d'annata rivisitati (come già faceva Totò) in chiave comica e gli aficionados di un attore che comunque merita di essere seguito come Jack Black.

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  • 4 lut 15 11:54
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Amore a prima vista

Un film di Vincenzo Salemme. Con Mandala Tayde, Biagio Izzo, Maurizio Casagrande, Carlo Buccirosso. Commedia, durata 89 min. - Italia 1999.

Presunta rivelazione, il teatrante (modesto) Salemme è una sorta di ipocondriaco del cinema miracolato da Cecchi Gori. Dopo un trapianto di cornea, il protagonista si ritrova innamorato del vedovo della donatrice. Soggetto da barzelletta sui carabinieri. Una barzelletta troppo lunga.

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  • 4 lut 15 11:54
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Amore & altri rimedi - Love and Other Drugs

Un film di Edward Zwick. Con Jake Gyllenhaal, Anne Hathaway, Oliver Platt, Hank Azaria, Josh Gad.
Titolo originale Love and Other Drugs. Drammatico, durata 113 min. - USA 2010. - Medusa uscita venerdì 18 febbraio 2011.

Jamie Randall è un giovane uomo abile con le donne e con le parole. Seduttore implacabile e disoccupato, dopo aver conosciuto troppo a fondo la moglie del suo datore di lavoro, Jamie ricomincia dal farmaceutico e diventa informatore scientifico per la Pfizer. Spedito nell'angolo nordorientale degli Stati Uniti a ‘spacciare' antidepressivi, a doppiare il Prozac e a sbaragliare la concorrenza, Mr. Randall blandisce medici e seduce segretarie, rivelandosi in poco tempo, tanta azione e grande fascino il venditore numero uno. Sognando ad occhi aperti di lasciare l'Ohio per volare con una promozione a Chicago, Jamie inciampa in Maggie, artista bohémien affetta dal morbo di Parkinson al primo stadio. Ingordi di sesso ma refrattari ai sentimenti e alle relazioni stabili Jamie e Maggie diventano amanti appassionati. Innamorati loro malgrado proveranno a resistersi e a resistere alla tentazione di amarsi.
La legge eterna della commedia sentimentale, maturata negli anni Trenta, stabilisce che la distanza e il (sacro) mistero dei corpi sono lo spazio che il desiderio deve percorrere. Nondimeno qualcosa è cambiato nel corso del tempo e se alcune romantic comedy hollywoodiane insistono a frequentare il passato reiterando la norma del sesso che procede mascherato e per allusioni, Edward Zwick diserta con disinvoltura le regole del genere. Con i tempi della commedia e dentro una commedia che commedia non è, non del tutto almeno, il regista americano consuma i suoi protagonisti in amplessi impetuosi, ritrovando tra le lenzuola ogni segreto del cuore. E proprio il cuore è scommessa e posta di Amori & altri rimedi. L'energia erotica necessaria a sostenere l'inesausta performance sessuale la incarnano Jake Gyllenhaal e Anne Hathaway, già coppia (in)felice dentro l'idillio pastorale di Ang Lee (I Segreti di Brokeback Mountain). Sopravvissuti a un matrimonio andato a male all'ombra di una montagna, i due attori si danno appuntamento in Ohio portandosi dietro e dentro la commedia i segni di un trascorso melodrammatico. I loro corpi e il loro aderire gioioso e sensuale asciugano le tracce del lirismo svenevole di Zwick, interpretando due anime diversamente infelici, smarrite nella malinconia e nel desiderio di amarsi nonostante una malattia degenerativa...

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  • 4 lut 15 11:54
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Amici miei - Come tutto ebbe inizio

Un film di Neri Parenti. Con Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo Ghini.
Commedia, durata 108 min. - Italia 2011. - Filmauro uscita mercoledì 16 marzo 2011.


Nella Firenze 'magnifica' di Lorenzo De' Medici, cinque amici praticano con disinvoltura l'ozio e la bischerata. Irresponsabili e impenitenti, si ritrovano periodicamente per esorcizzare un domani di cui non v'è certezza, perché la peste è alle porte e il Savonarola è in città a predicare l'Apocalisse e a infliggere castighi. Duccio, consigliere svogliato, Cecco, oste sfaticato, Jacopo medico col vizietto, Manfredo, nullafacente con esagerata prole, e Filippo, nobile signore becco e infedele, dopo aver turbato le sorelle del convento con un nano ‘infante' e superdotato e aver tirato scemo il legnaiolo Alderighi, sottraendogli la focosa consorte e scambiandogli la vita, decidono per troppa noia di prendersi gioco di uno di loro, condannandolo loro malgrado ‘a capitolare'.
Lo avevano già fatto i Vanzina con il mito stracult del cinema popolare italiano (Er Monnezza) e col sequel di Eccezzziunale veramente, persevera adesso Neri Parenti con Amici Miei, ‘ammettendo' evidentemente la crisi di idee della nostra cinematografia, ostinata in calchi, rimandi, aggiornamenti e rivisitazioni. Se è lecita e condivisibile la nostalgia per una precisa stagione del cinema italiano e per questa commedia boccaccesca nata da un'idea di Pietro Germi poi realizzata da Mario Monicelli, tuttavia conviene aprire gli occhi e convenire che quel cinema non è replicabile. Per diverse ragioni: di contesto (mutato), di storie (deboli e incongruenti), di volti (da natali in crociera) e di autori (che ricercano il consenso e non riconoscono la bellezza). Trentasei anni e tre film dopo, Neri Parenti, prodotto immancabilmente da Aurelio De Laurentiis, gira un prequel e immagina per gli amici di Monicelli e Loy un principio ambientato nella Firenze del Quattrocento alla corte del ‘Magnifico” Lorenzo e sotto la tirannia spirituale e integralista del Savonarola.

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  • 4 lut 15 11:54
Amici miei – Come tutto ebbe inizio, pretenzioso fin dal titolo, è un film inconsistente e impietosamente triste, realizzato come un cinepanettone, che è da sempre la (sola) cifra stilistica di Parenti. Perfezionando e provando a ‘raffinare' il suo cinema (s)finito con la scrittura ‘liquida' di Brizzi barra Martani (sceneggiatori del film), il regista fiorentino confeziona una commedia “a immaginario zero” che si fa beffa del cinico e lugubre vitalismo dell'originale e di cinque amici mai rassegnati all'amarezza della vita.
Così dopo aver mandato Fantozzi in paradiso e averlo ‘celebrato' in un buon numero di episodi, tocca ai protagonisti di Monicelli, con l'articolo determinativo rigorosamente davanti al cognome, subire il (mal)trattamento, sfumando i toni crepuscolari in un atmosfera greve di arie letali come la peste. Non c'è nel film un fotogramma che sia in grado di sostenere la scelta di produrre un prequel, semmai c'è un gioco costante di (in)volontaria distruzione dell'idea originale. E il turpiloquio mascherato con la ‘supercazzola', magnifico nonsense sfoderato dal Mascetti di Tognazzi per gabbare il prossimo, si mostra qui penosamente smascherato e attraverso un lessico solamente sporcaccione. Segnato più dalla tristezza che dall'irriducibile cinismo degli amici. No, dico, Parenti prematurata la supercazzola o scherziamo? Senza contare che il suo film ha perso i contatti col tarapìa tapiòco e si stima come se fosse antani.

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  • 4 lut 15 11:54
American Pie 7 - Il Manuale del Sesso
Un film di John Putch. Con Eugene Levy, Bug Hall, Melanie Papalia, Brandon Hardesty, Kevin M. Horton. continua» Titolo originale The Book of Love. Commedia, - USA 2009.

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Dieci anni dopo il primo film di American Pie, tre nuovi sventurati vergini scoprono la Bibbia nascosta nella biblioteca della East Great Falls High. Sfortunatamente per loro il libro è rovinato e con consigli incompleti, la Bibbia li porta ad un divertente viaggio in cui perderanno la loro verginità.

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  • 699,9 MB
  • 4 lut 15 11:54
American Pie 6 - Beta House - 2007

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  • 4 lut 15 11:54
American Pie 5 - Nudi alla Meta - 2006

Un film di Joe Nussbaum. Con John White, Maria Ricossa, Christopher McDonald, Joe Bostick, Alyssa Nicole Pallett.
Titolo originale American Pie Presents The Naked Mile. Commedia, durata 97 min. - USA, Canada 2006.

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Se l'ultimo episodio raccontava le vicende esilaranti di Matt, questa volta tocca al cugino di Matt e Steve Stifler, Erik. Il ragazzo è all'ultimo anno di liceo ed è ancora vergine; preso in giro dagli amici e col peso di essere uno Stifler, prova a fare pressioni sulla fidanzata Tracy. La ragazza decide di accontentarlo durante un weekend presso l'università frequentata da un suo cugino Dwight, ma in quel fine settimana in quel luogo si corre una gara molto particolare: il "miglio nudo", una manifestazione dove i ragazzi, dopo lo stress da esami, corrono tutti nudi per un miglio intero. Cosa combineranno i due?

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  • 699,8 MB
  • 4 lut 15 11:54

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  • 4 lut 15 11:54
Un film di Renato De Maria. Con Donatella Finocchiaro, Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari, Pierfrancesco Favino, Branko Djuric.
Drammatico, durata 100 min. - Italia, Svizzera 2005. uscita venerdì 3 giugno 2005.

Nina, intorno ai trentacinque, sposata, senza figli, un lavoro come "voce" in un centro commerciale (annuncia cioè all'altoparlante le varie promozioni), una sera come tante torna dal lavoro e trova il marito Claudio con le valigie pronte in procinto di andarsene. E le crolla il mondo addosso. Pper Nina inizia il periodo del dolore, della solitudine, dell'inadeguatezza ad affrontare la vita solo con le proprie forze. Finché, il giorno del suo compleanno, Nina dice basta, fa pulizia del passato e della donna che è stata e inizia una nuova vita. Incontra Drazen, una presenza enigmatica, costante ma marginale, la cosa più vicina a un amore vero che Nina abbia vissuto in questo suo nuovo percorso nell'universo maschile. Già visto e sentito.

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Alieni in soffitta - 2009
Un film di John Schultz. Con Ashley Tisdale, Robert Hoffmann, Kevin Nealon, Doris Roberts, Tim Meadows.
Titolo originale Aliens in the Attic. Avventura, Ratings: Kids, - USA, Canada 2009. - 20th Century Fox uscita venerdì 14 agosto 2009.

Il 4 Luglio gli alieni invadono la Terra ma non siamo decisamente dalle parti di Independence Day. Tutto si svolge in una villetta vicino al lago, dove la famiglia Pearson (completa di cugini e nonna) va a passare il weekend festivo. I protagonisti sono i ragazzi, gli unici immuni al sistema di controllo della personalità alieno e quindi gli unici in grado di combattere gli invasori, i quali non sono esattamente un'intelligenza superiore...
Pensato per un pubblico di ragazzi Alieni in soffitta si dimostra traboccante di frecce da scoccare. Innanzitutto l'idea vincente di una guerra confinata nelle mura di casa da svolgersi per altro all'insaputa dei gentori è vincente, come già lo era la guerriglia cartoonesca di Mamma ho perso l'aereo, in più gli scontri tra ragazzi e alieni sono una miniera di trovate piene di ritmo: dalla mancanza di gravità agli agguati nei condotti dell'aria, dalle sparatorie a colpi di patate fino ai piani più ingegnosi.
La scrittura anche è sagace. Se gli alieni sono ritratti con una banalità abbastanza consueta dall'altra parte non mancano però stoccate al mondo degli adulti fatte dal punto di vista dei ragazzi, non mancano ironie poco politicamente corrette e non manca mai un modo serio di raccontare i ragazzi senza sconfinare nel paternalismo. La cosa più apprezabile del lavoro di Schultz (oltre al divertimento ritmato della storia) è infatti il modo in cui coglie le caratteristiche adolescenziali e preadolescenziali senza criticare o dare mai valutazioni.
È esempio di questo il modo in cui tratta il rapporto con la tecnologia, solitamente messa all'indice in questo tipo di film. Nel corso della storia vengono esibiti tutte gli strumenti tecnologici esistenti ma senza porre enfasi. Internet, portatili, console, lettori mp3 e joypad fanno la loro comparsa per quello che sono parte neutra del vivere quotidiano.
Un discorso a parte lo merita invece l'idea del controllo esercitato attraverso la tecnologia aliena, fusione perfetta di quanto già detto (cioè la volontà di mettere in scena trovate interessanti e l'esibizione del ruolo che la tecnologia ha nella vita quotidiana). Una delle armi degli alieni infatti è un sistema di controllo dei corpi altrui effettuato attraverso quello che a tutti gli effetti è un joypad. Gli alieni lo usano in un modo ma quando finisce nella mani dei ragazzi diventa in tutto e per tutto una trasposizione dell'interazione dei videogiochi. Le diverse situazioni in cui il controllo viene sfruttato richiamano i diversi generi videoludici (c'è l'avventura grafica, il platform game e un geniale scontro in pieno stile picchiaduro) riuscendo sempre a trovare la chiave filmica migliore per proporre una forma di racconto che appartiene ad un altro medium.

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  • 647,1 MB
  • 4 lut 15 11:54
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Titolo : A Sproposito di Noi
Regia : Enrico Brignano
Anno : 2007
Naz : ITA
Genere : Teatro, Cabaret

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  • 4 lut 15 11:54
Trama del film:
Uno spettacolo allegro, ma soprattutto, onesto, dove lo sforzo per evitare i trabocchetti del già visto, del già sentito, diventa rispetto per l'intelligenza di chi osserva. Una carrellata sui vizi, difetti, ansie, insicurezze dell'essere umano.
Una visione a tutto tondo, presente e passato, ricordi e speranze. Brignano non s'innamora della cronaca spicciola del tema del momento, che ammuffisce dopo un giorno, non si fa coinvolgere dalle mode. Dalla paura di non essere aggiornato.
Guarda, osserva con la lente dell'ironia, tenero e dissacrante; riflette ad alta voce, dà corpo ai ricordi d'infanzia che rimangono dentro ognuno di noi, con il gusto della teatralità, col divertente rigore dell'attore che ti coinvolge nel suo gioco, nella sua attenta analisi della nostra confusione esistenziale, senza mai ricorrere alla facile risata che scaturisce dalla volgarità.

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  • 522,0 MB
  • 4 lut 15 11:54

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  • 696,3 MB
  • 4 lut 15 11:54
2012 - cd1 (2009)
Un film di Roland Emmerich. Con John Cusack, Chiwetel Ejiofor, Amanda Peet, Oliver Platt, Thandie Newton.
Catastrofico, Ratings: Kids+13, durata 158 min. - USA, Canada 2009. - Sony Pictures uscita venerdì 13 novembre 2009.

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Nel 2009, in un centro di ricerca indiano situato nelle profondità di una miniera di rame, viene rilevata un'improvvisa variazione dell'emissione dei neutrini solari e il conseguente surriscaldamento del nucleo terrestre. La scoperta viene studiata dal giovane scienziato Adrian Helmsley, che stima il pericolo dei primi effetti sulla crosta solo nel lungo periodo e decide perciò, in accordo con gli interessi dei consiglieri del governo americano, di studiare un piano di evacuazione mantenendo il segreto sulla futura minaccia globale. Dopo soli tre anni, invece, il mantello terrestre comincia a fondere e sulla costa californiana appaiono le prime gigantesche crepe. Jackson Curtis, scrittore di romanzi di fantascienza di scarso successo, se ne accorge mentre si trova in campeggio coi due figli presso il parco di Yellowstone. Là, il lago si è completamente prosciugato e un conduttore radiofonico pazzoide, Charlie Frost, diffonde in diretta aggiornamenti sull'imminente fine del mondo...
Nell'era in cui anche i blockbuster hanno scoperto di avere un'anima, comparsa, volente o nolente, all'alba dell'11 settembre 2001, Roland Emmerich rivendica il suo diritto alla catastrofe trionfalistica e l'orgoglio di un cinema meramente ludico. Mentre gli eroi dei cine-fumetti sentono sempre più il peso delle grandi responsabilità e le guerre dei mondi si combattono in soggettiva, Emmerich non vive la necessità di realizzare kolossal raffinati in linea con lo spirito del tempo. Fin dai tempi di Stargate e Independence Day, il suo progetto appare piuttosto un tentativo sistematico di allargare le dimensioni dello spazio e del tempo fino alla lacerazione, per poi raccontare, in fondo, sempre la stessa storia. Padri valorosi, soldati intrepidi, scienziati geniali e presidenti eroici, sono i protagonisti senza macchia e senza spessore di storie inverosimili che, quando non trasudano un conservatorismo retrogrado e un patriottismo esasperato, virano verso lo spirito di patata e gli stereotipi più fané sulle varie popolazioni del mondo...

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  • 695,3 MB
  • 4 lut 15 11:54
2012 - cd2 (2009)

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...Ma sotto le crepe visibili di questa superficie, sotto ai sentimentalismi un tanto al chilo e ad un umanesimo incredibilmente naïf, si nasconde un nucleo pulsante di puro spettacolo popolare. Con 2012, Emmerich rende più evidente la componente popolare del suo cinema che, a differenza del gemello made in USA Michael Bay, non ricerca nello scontro, nella colluttazione fisica di corpi muscolari o meccanici perfetti, ma nel vecchio fascino di un carrozzone da luna park con tanto di imbonitore che irride ai ricchi e ai potenti. Su di esso fanno scarsa presa anche eventuali reprimende in merito alla (non) etica del prodotto. Ha poco senso infatti mettere in parallelo i terremoti, gli tsunami e le inondazioni della nostra Terra con l'esibizione dello spettacolo del disastro dei suoi film. Per il semplice motivo che essi non rappresentano questo mondo, ma la proiezione macroscopica di un'antica fascinazione legata alla distruzione, a quel complesso di Nerone che coinvolge il cinema dall'alba dei suoi tempi.
Per quanto enormi possano apparire le proporzioni del cataclisma messo in scena, guardare un suo film è come aggirarsi per un parco di città in miniatura dove è ammesso sfasciare tutto, dove poter dar sfogo alle pulsioni distruttive più infantili. Dove l'escatologia risponde meno a principi apocalittici che a quelli del gioco. E, ogni tanto, stare al gioco, non è certo la fine del mondo.

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  • 699,7 MB
  • 4 lut 15 11:54
17 Again - Ritorno Al Liceo - CD1 - 2009

Un film di Burr Steers. Con Zac Efron, Matthew Perry, Leslie Mann, Thomas Lennon, Michelle Trachtenberg.
Titolo originale 17 Again. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 102 min. - USA 2009. - Warner Bros Italia uscita venerdì 15 maggio 2009.

Mike O'Donnel, classe 1989, è un quarantenne deluso e irrequieto. Ex capitano della squadra di basket del liceo, vent'anni dopo è il padre svogliato di due adolescenti e il marito disamorato della più bella ragazza della scuola, decisa ormai a chiedergli il divorzio. Abbandonato il campo di gioco a un canestro dal successo e da una prestigiosa borsa di studio, Mike vive col rimpianto di non aver fatto la scelta giusta. Sarà un angelo guida, nei panni di un umile custode, a procurargli una seconda possibilità per rivivere la sua adolescenza e per aggiustare un destino da perdente. Tornato diciasettenne, Mike capirà finalmente qual è il suo ruolo in campo e nel mondo. Da sempre, al cinema come nella letteratura, la sospensione o il riavvolgimento temporale conducono i protagonisti a riconsiderare la propria esistenza, riconoscendo eventuali errori ed egoismi e riscoprendo un altro se stesso, quello buono e giusto, quello funzionale alla morale esibita...

zachomikowany

  • 700,4 MB
  • 4 lut 15 11:54
...
17 Again, con una fantasia trascurabile, non fa eccezione e va ad aggiungersi a quello che a tutti gli effetti è diventato un vero e proprio (sotto)genere: il racconto spazio-temporale, dentro al quale ritornare adolescenti o sperimentare l'età adulta. Il Mike O'Donnel di Matthew Perry, smarrita la propria identità nel presente, la ritroverà in un altro (e già esperito) continuum dell'esistenza, interpretato questa volta dal miracolo Zac Efron, mostre (di bravura), rivelato con la serie televisiva High School Musical e diventato celebre, a colpi di spazzola e a getti di lacca, col film musicale Hairspray. Il teenager movie di Burr Steers (Igby Goes Down) è in fondo il racconto di un risveglio alla vita e di una ricerca della felicità che ha il volto familiare e rassicurante delle scelte che abbiamo già fatto. 17 Again è una commedia romantica per consumatori di unghie e pop corn, la cui risposta è naturalmente l'amore. Costruito su una sequela di primi piani che coccolano Zac ed esaltano la perfezione estetica del fenomeno divistico Efron, il film tradisce una totale e frustrante assenza di qualunque profondità, dietro non c'è niente, se non i volti in controcampo degli altri protagonisti, tanto giovani, tanto carini, tanto politically correct, tanto alla moda.
17 Again vorrebbe descrivere il disagio degli adolescenti americani di oggi, il bullismo, la paura dell'esclusione, l'ansia da prestazione, il rifiuto e l'emarginazione, il conformismo e la ribellione, e andare a scavare fino a vedere cosa c'è sotto. In fondo al racconto c'è la High School Generation, una folta schiera di bravi ragazzi col cuore d'oro che sostituiscono il conflitto con la fede nella salute. Eppure sono malati, “corrotti” dal moralismo: non fare uso di droghe, non fare sesso (soprattutto col bad guy strafottente), non sbagliare, non vivere. 17 Again è come il suo protagonista, un concentrato innocuo di buona “maniera”, un contenuto spostato in superficie, che non trasgredisce mai e non brucia addosso.

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  • 702,4 MB
  • 4 lut 15 11:54
Erano anni che Takashi Miike lavorava al suo jidai geki – equivalente nipponico del genere "cappa e spada", sovente ambientato nel periodo Tokugawa - con una cura maniacale per il dettaglio che ben conosce chi ama l'autore di Gozu. Quando Miike decide di indossare i panni "seri" (evento che capita assai di rado, visto che ogni anno gira un paio di eccessi camp, horror oppure trasposizioni di manga), per di più cimentandosi con il remake di un maestro – ieri Graveyard of Honor di Fukasaku Kinji, oggi Thirteen Assassins di Eiichi Kudo (1963) – l'iconoclasta della macchina da presa diviene modernizzatore, con immenso rispetto, della tradizione; e il capolavoro è nell'aria. Ogni inquadratura di 13 Assassins sembra il frutto di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca del frame perfetto: dolly quando è il caso di utilizzarli, primi piani e controcampi fluidi e mai gratuiti, scene corali coreografate all'esatto punto di incontro tra la tradizione jidai geki e il western di Peckinpah. Con aggiunta di un dinamismo tutto contemporaneo, che emerge prepotentemente nelle gesta dell'assassino "scemo" o nella sequenza in cui il virtuoso dei ronin utilizza una dozzina di katana per sconfiggere gli uomini dell'empio Naritsugu; proprio il villain incarna la summa del Male secondo il Takashi Miike-pensiero, perversa macchina sadomasochista di distruzione (come in una riedizione del Kakihara di Ichi the Killer) che in fondo anela ad affrontare e poi abbracciare l'estremo dolore della morte.
L'assurda carneficina di innocenti causata dalle manie di Naritsugu non può che preludere al tramonto di una società basata sul rispetto cieco delle gerarchie e del diritto di nascita, introducendo il Giappone all'età moderna. Nella parte dello ieratico leader degli assassini, invece, un Koji Yakusho per cui gli aggettivi da sprecare sono esauriti. In totale, un Miike come non se ne vedevano da tempo e forse come non si sperava di vederne più.

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13 Assassini - Juusan-nin no shikaku.

Un film di Takashi Miike. Con Kôji Yakusho, Yusuke Iseya, Tsuyoshi Ihara, Takayuki Yamada, Sosuke Takaoka.
Titolo originale Juusan-nin no shikaku. Azione, Ratings: Kids+16, durata 141 min. - Giappone, Gran Bretagna 2010. - Bim uscita venerdì 24 giugno 2011.

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(500) Giorni Insieme - 2009

Un film di Marc Webb. Con Zooey Deschanel, Joseph Gordon-Levitt, Clark Gregg, Minka Kelly, Matthew Gray Gubler.
Titolo originale (500) Days of Summer. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 96 min. - USA 2009. - 20th Century Fox uscita venerdì 27 novembre 2009.

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Tom, con una laurea da architetto, lavora presso un editore di biglietti augurali per il quale deve inventare formule che vadano bene dal compleanno alla partecipazione a un lutto. Un giorno viene assunta come segretaria del suo capo Summer, la quale ha come filosofia di vita la regola di non volere un rapporto duraturo. Tom se ne innamora timidamente e lei lo contraccambia. Il film ci racconta, in un continuo andirivieni, i 500 giorni della loro storia a due.
Diciamolo subito: di esordi di questa qualità, nel genere 'commedia romantica', ce ne vorrebbero di più. Marc Webb, che ha alle spalle numerosi videoclip musicali, dirige con mano sicura e forte senso dell'humor che nasce dall'osservazione (un po' amara ma veridica) del comportamento umano. Il punto di vista è quello di Tom (così non mancherà chi accuserà il film di posizioni maschiliste) e già da questa scelta prende l'avvio il ribaltamento di alcuni stereotipi. Il romantico è lui, quello che sogna il matrimonio è sempre lui, quello che soffre di più è ancora lui. Intendiamoci: Summer non è affatto una cinica distruggiuomini. È semmai una giovane donna dei nostri giorni con barriere difensive che dovrebbero proteggerla dal dolore e con una contraddittorietà che fa parte del suo stesso essere e di cui finisce con il divenire consapevole.
Lo stile narrativo di Webb ci mette in situazione a partire dalla fine del rapporto (la prima risata la ottiene da subito con la scritta che compare sullo schermo in apertura di film) per poi farci surfare tra le onde di dinamiche di coppia in cui più d'uno potrà riconoscersi. Lo fa omaggiando il cinema che ama (da Il laureato a Il settimo sigillo) e regalandosi anche un'incursione nel musical con tanto di animazione incorporata. Senza mai perdere di vista il fil rouge che attraversa tutti i 500 giorni: è difficile (oggi forse più che mai) non fare confusione tra ciò che si vorrebbe che fosse e ciò che è nella realtà. In particolare nel rapporto di coppia perché, come cantava Eugenio Finardi, "l'amore è vivere insieme, l'amore è sì volersi bene ma l'amore è fatto di gioia ma anche di noia". Webb riesce a comunicare il concetto senza mai annoiare il suo pubblico. Neppure per un minuto. E non è poco.

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Una favola moderna e il primo film Mediaset girato negli studi televisivi di Cinelandia, e in alta definizione. Non smettere di sognare racconta la storia di una ragazza (Alessandra Mastronardi) che lavora al porto di Genova ma che sogna di fare la ballerina. Ha perso la madre quando aveva otto anni e vive con il patrigno alcolizzato, arrotondando come cubista in discoteca, finché un produttore televisivo le offre l'occasione di partecipare a un nuovo talent show a Milano.

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