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katasza1982
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Kobieta katasza

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  • 7 lis 09 15:18
Come l'ombra

Un film di Marina Spada. Con Anita Kravos, Paolo Pierobon, Karolina Dafne Porcari
Drammatico, durata 87 min. - Italia 2006. - Istituto Luce uscita venerdì 22 giugno 2007.

Claudia vive sola a Milano, dove attende un'occasione. Di giorno lavora in un'agenzia di viaggi e la sera studia russo. Attratta dal suo nuovo insegnante ucraino lo invita a cena e tenta un approccio. Boris, scostante e misterioso, si sottrae al suo bacio maldestro, rendendosi poi irreperibile. Alla vigilia della partenza estiva per la Grecia, l'uomo si affaccia nuovamente nella sua vita per chiederle di ospitare qualche giorno la cugina Olga. Le loro solitudini si trasformeranno in un'amicizia profonda. Un fatto tragico e inaspettato la spingerà finalmente ad agire.
Presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 63 e successivamente approdato nei prestigiosi festival internazionali di Toronto, Londra e Montpellier, il nuovo film di Marina Spada racconta una storia di solitudine a Milano, costringendoci a interrogarci su noi stessi e sul significato della nostra presenza fra le cose e le persone.
Come nel cinema di Antonioni, la donna diventa il filtro della crisi, capace di recepire l'inquietudine dei tempi e di farsi carico della consapevolezza della solitudine e dell'incomunicabilità delle relazioni umane. Quelle che esistono dietro le nostre finestre, tra le architetture decadute della città, sotto le insegne luminose dell'Esselunga, lungo i binari delle stazioni metropolitane.
Quello della Spada è un cinema di silenzi, di tempi meravigliosamente morti, di riti e gesti ripetuti intesi a rappresentare l'epifania di una donna al termine di un viaggio esistenziale, dove il lavoro sembra essere la sola risposta alla solitudine. Nel suo film la figura femminile non è mai decorativa e non esiste in funzione del personaggio maschile, che incarna piuttosto l'"uomo senza qualità" antonioniano. Claudia, interpretata con carattere e misura da una blasonata ("Best Actress" a Mons) Anita Kravos, sembra incapace di provare a vivere e a integrarsi col mondo. Con Olga, la sua controparte bionda precipitata nella sua casa dall'Ucraina, recupera la pienezza del vivere e la partecipazione consapevole alla vita. La terza amica e terzo personaggio è invece Milano, quella multietnica degli immigrati di colore, del quartiere cinese, dei polacchi della Centrale, quella fotografata da Gabriele Basilico, anonima e senza storia, dove si perde l'identità. Campo d'azione privilegiato del suo sguardo è da sempre il paesaggio urbano milanese, dove il fotografo documentarista ricerca il dialogo incessante tra la specificità del luogo e il fatto che il mondo conosciuto e abitato si assomigli sempre di più.
Regia e fotografia mettono in relazione Milano (de-milanesizzandola) con luoghi diversi del mondo occidentale, globalizzando così le architetture e universalizzando la solitudine. Ma il cinema ritroso, radicato (nel milanese) e indagatore di Marina Spada è anche e ancora una volta un progetto politico, la ricerca di un'alternativa quando il fare cinema in maniera "tradizionale" diventa impossibile, quando il mercato del lavoro nega qualsiasi espressività individuale...

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  • 7 lis 09 15:17
Manuale d'amore 2 - Capitoli successivi è un film del 2007, diretto dal regista Giovanni Veronesi.

Come il precedente Manuale d'amore, il film è suddiviso in 4 episodi che hanno come argomento principale vari aspetti dell'amore. I 4 episodi sono legati l'uno all'altro dal filo conduttore di una trasmissione radiofonica e dalla voce del DJ Fulvio, interpretato da Claudio Bisio. Eppure sentire (Un senso di te) è il tema musicale del film, ed è cantato da Elisa su musiche di Paolo Buonvino.

Eros
Il giovane Nicola (Riccardo Scamarcio) ha un incidente d'auto ed è costretto a vivere sulla sedia a rotelle. La sua fisioterapista Lucia (Monica Bellucci) diventa per lui una ossessione erotica. Una notte lei gli rivela che sta per sposarsi (con DJ Fulvio, come si scoprirà alla fine del film), ma che anche per lei Nicola è diventato un'ossessione erotica, ed hanno un rapporto. Successivamente vi è il cambiamento della fisioterapista. La nuova fisioterapista di Nicola è una donna obesa, e lui la vede come una punizione divina per aver tradito la sua fidanzata.

Maternità
Franco (Fabio Volo) e Manuela (Barbora Bobulova), non riescono a concepire un figlio naturalmente, e si recano a Barcellona per ricorrere alla fecondazione assistita. Nonostante alcuni momenti difficili, riusciranno ad avere una figlia.

Il matrimonio
Fosco (Sergio Rubini) e Filippo (Antonio Albanese) sono una coppia gay del Salento. Il padre di Fosco non ha mai accettato la cosa. Hanno deciso, per desiderio soprattutto di Filippo, di andare a sposarsi in Spagna, ma litigano quando Fosco dice di non voler rimanere a vivere in Spagna e di non voler adottare un figlio. Poi però cambia idea, subisce un pestaggio, si riappacificano e riescono a sposarsi, nonostante arrivino in Comune con un'ora di ritardo.

L'amore estremo
Il cinquantenne Ernesto (Carlo Verdone), con una vita noiosa, sposato e con una figlia coatta, riscopre la vera passione grazie alla giovane spagnola Cecilia (Elsa Pataky), che a Roma vuole incontrare il padre che non ha mai conosciuto. I due instaurano una relazione. La moglie di Ernesto (Lucia Vasini) scopre che lui l'ha tradita, ma invece di arrabbiarsi lo perdona. Lui allora lascia la casa. In discoteca con Cecilia però ha un infarto; lei decide di tornare in Spagna, lui torna con la sua famiglia.

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  • 7 lis 09 15:17
Una.Moglie.Bellissima.2007.iTALiAN.DVDRip.XviD-ZN

Una moglie bellissima è un film di Leonardo Pieraccioni, uscito nelle sale cinematografiche il 14 dicembre 2007 distribuito dalla Medusa Film.

Una bella nuova di zecca Laura Torrisi uscita dalla casa del Grande fratello 6, una rilettura del musical Grease (portata in scena dal regista amatoriale Francesco Guccini) ed una buona dose di filosofia sentimentale. Questi gli ingredienti musical-romantici del film dell'attore e regista toscano Leonardo Pieraccioni.

Le scene sono state girate a Bassano Romano, a Militello, all'ospedale di Città di Castello, a Livorno e negli studi di Cinecittà.

Trama

Mariano (Leonardo Pieraccioni), commerciante di frutta e verdura, è sposato con la bellissima Miranda (Laura Torrisi). I due vivono ad Anghiari, un piccolo paesino della Toscana, e formano una coppia solida e tranquilla. Mariano si divide tra il lavoro al mercato e le prove del musical "Grease" al piccolo teatro del paese: qui, a interpretare le parti dei più famosi John Travolta e Olivia Newton-John, ci sono proprio fruttivendoli, ciabattini e postini.

A sconvolgere la loro esistenza è l'arrivo in città dell'affascinante fotografo Andrea (Gabriel Garko) che, imbattendosi in Miranda, rimarrà folgorato dalla sua bellezza tanto da proporre alla donna di posare per il calendario sexy della famosa rivista "Beautiful Life!". Andrea porta Miranda a posare per il calendario sotto il sole delle Seychelles: Mariano parte con loro ma la donna si vergogna a farsi fotografare davanti al marito, costringendolo a stare lontano dal set. In tal modo, Mariano è costretto a trascorrere le sue giornate con l'indigeno Said.

Tornati in Italia, il calendario ottiene un successo strepitoso e trasforma Miranda da casalinga in una vera e propria star. Ma ormai Miranda si è innamorata di Andrea, il fotografo, ma non ha il coraggio di dirlo a Mariano. La situazione rimane così in sospeso finché Mariano scopre casualmente una lettera d'amore di Andrea indirizzata a Miranda. Dopo aver scoperto la relazione, Miranda abbandona casa e lascia Mariano.

Un anno dopo la rottura del matrimonio, Miranda, ormai inserita nell'ambiente mondano di Andrea, viene a scoprire che quest'ultimo la tradisce e che la deride chiamandola carciofara. Dopo aver litigato pubblicamente con Andrea, Miranda fugge via a bordo di una Porsche. A causa dell'elevata velocità, Miranda ha un grave incidente e viene ricoverata d'urgenza all'ospedale. Mariano viene avvisato dell'accaduto e si precipita subito in ospedale, dove poco dopo lo raggiungeranno i suoi amici, impegnati in un'importante recita. Commossa dalla grande prova d'amore di Mariano, Miranda decide di tornare insieme al marito e di riprendere la sua vita di tutti i giorni.

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  • 7 lis 09 15:17

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  • 697,7 MB
  • 7 lis 09 15:17
Un film di Matteo Garrone. Con Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra.
Drammatico, durata 135 min. - Italia 2008. - 01 Distribution uscita venerdì 16 maggio 2008.

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  • 697,6 MB
  • 7 lis 09 15:17
Totò ha tredici anni, aiuta la madre a portare la spesa a domicilio nelle case del vicinato e sogna di affiancare i grandi, quelli che girano in macchina invece che in motorino, che indossano i giubbotti antiproiettile, che contano i soldi e i loro morti. Ma diventare grandi, a Scampia, significa farli i morti, scambiare l'adolescenza con una pistola. O magari, come accade a Marco e Ciro, trovare un arsenale, sparare cannonate che ti fanno sentire invincibile. Puoi mettere paura, ma c’è sempre chi ne ha meno di te. Impossibile fuggire, si sta da una parte o dall'altra, e può accadere che la guerra immischi anche Don Ciro (Imparato), una vita da tranquillo porta-soldi, perché gli ordini sono mutati, il clan s'è spezzato in due. Si può cambiare mestiere, passare come fa Pasquale dalla confezione di abiti d'alta moda in una fabbrica in nero a guidare i camion della camorra in giro per l'Italia, ma non si può uscire dal Sistema che tutto sa e tutto controlla. Quando Roberto si lamenta di un posto redditizio e sicuro nel campo dello smaltimento dei rifiuti tossici, Franco (Servillo), il suo datore di lavoro, lo ammonisce: non creda di essere migliore degli altri. Funziona così, non c’è niente da fare.
Matteo Garrone porta sullo schermo Gomorra, libro-scandalo di Roberto Saviano che in Italia ha venduto oltre un milione di copie, aprendo il sipario sulla luce artificiale e ustionante di una lampada per camorristi vanitosi ed esaltati. Il sole non illumina più le province di Napoli e Caserta, impossibile rischiarare questa terra buia e straniera al punto che gli italiani hanno bisogno dei sottotitoli per decifrarla. Siamo in un altro paese: all'inferno. Che non si trova nel centro della terra, ma solo pochi metri giù dalla statale o sotto la coltivazione delle pesche che mangiamo tutti, nutrite di scorie letali, trasformate in bombe che seminano tumori con la compiacenza dei rispettabili industriali del nord.
Nessun barlume di bellezza dentro questo buio fitto sotto il sole; forse la bellezza è nata qui, per caso o per errore, ma è volata lontano, addosso a Scarlett Johansson, col risultato che chi l'ha partorita è rimasto ancora più solo ed impotente.
Il film di Garrone è crudo e angosciante, ripreso dal vero, musicato dal suono delle grida e degli spari di Scampia. Una volta si diceva "giusto", quando dire "bello" non aveva senso. Giustissimo, dunque.
Del libro, il film sceglie alcuni fili, li intreccia, s'impone come uno sciroppo avvelenato, senza la possibilità di voltar pagina o sospendere la lettura. Del libro, soprattutto, sposa il punto di vista, da dentro, e tuttavia inevitabilmente fuori, in salvo. "Ma - scrive Saviano - osservare il buco, tenerlo davanti insomma, dà una sensazione strana. Una pesantezza ansiosa. Come avere la verità sullo stomaco". Gomorra, sullo stomaco, pesa come un macigno. Solo una ruspa potrebbe sollevarlo, per "sversarlo" altrove e chiudere in circolo vizioso, come il suono del film.

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  • 7 lis 09 15:17
La famiglia Savage - 2008 (CD1)

Un film di Tamara Jenkins. Con Laura Linney, Philip Seymour Hoffman, Philip Bosco, Peter Friedman, Gbenga Akinnagbe, Margo Martindale
Titolo originale The Savages. Commedia, durata 113 min. - USA 2007. - 20th Century Fox uscita venerdì 25 gennaio 2008.


John e Wendy sono un fratello e una sorella che vivono lontani e si sentono raramente, alle prese con gli stessi problemi: entrambi insoddisfatti della propria vita sentimentale e professionale si trovano all'improvviso a doversi prendere cura dell'anziano padre, non particolarmente amato, sprofondato negli abissi della demenza senile e cacciato dalla casa in cui si trovava dopo la morte della sua compagna. Passando da una casa di cura all'altra, i due impareranno a conoscersi e a conoscere meglio il proprio genitore…
Trattare il tema della vecchiaia, della famiglia e della morte senza scadere nel melodramma è cosa ardua: ci riesce brillantemente Tamara Jenkins che, prodotta da Alexander Payne (che aveva già trattato il tema nel riuscito A proposito di Schmidt, anni fa), firma uno dei film più interessanti, coinvolgenti e sinceri degli ultimi anni. La parabola dei due loser (lei continua per forza d'inerzia una storia di sesso con un uomo di mezza età coniugato, lui è un professore frustrato e abbandonato dalla partner che non vuole sposare), è raccontata senza concessioni alla retorica e il loro rapporto con il padre morente è quanto più realistico, crudo ed essenziale visto da parecchio tempo a questa parte. Efficace sulla carta, La Famiglia Savage diventa memorabile, una volta messo in scena, grazie all'interpretazione "definitiva" di tre attori eccezionali: se Philip Seymour Hoffman e Laura Linney, tra i migliori della propria generazione, sono ormai da anni sulla cresta dell'onda e riconosciuti anche dal grande pubblico, un nota particolarmente felice viene da Philip Bosco, anziano caratterista di straordinario talento ma poco noto da noi, che cesella finemente, con una vena grottesca e ironica, un uomo cui restano pochi giorni da vivere, scorbutico e ben lontano dallo stereotipo di "nonnino gentile e affabile" cui il cinema americano ci ha abituato fin troppo spesso.
Efficace nei dialoghi, incredibilmente ben musicato dall'ottimo Stephen Trask e graziato da uno dei finali più coerentemente ottimistici degli ultimi anni, La Famiglia Savage è un tragico, comico, romantico, piccolo, grandissimo film da non perdere.

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  • 695,6 MB
  • 7 lis 09 15:17
La famiglia Savage - 2008 (CD2)

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  • 702,4 MB
  • 7 lis 09 15:17
Parlami d'amore - 2008

Un film di Silvio Muccino. Con Silvio Muccino, Aitana Sánchez-Gijón, Carolina Crescentini, Andrea Renzi, Flavio Parenti.
Commedia, durata 115 min. - Italia 2008. - 01 Distribution uscita giovedi 14 febbraio 2008.

Sasha è nato sotto una cattiva stella. I genitori tossici lo hanno isolato crescendolo in una comunità di recupero e, alla loro morte, lo hanno lasciato in un limbo di dolore. Costretto ad abbandonare il centro dopo la dipartita del direttore - l'unica persona nella quale riponeva la sua fiducia - Sasha fatica a trovare il suo posto nel mondo.
Non deve essere facile chiamarsi Muccino, né scegliere di sedersi dietro la macchina da presa per seguire le orme del più celebre fratello maggiore. Silvio affronta la sua prima volta da regista adattando il romanzo scritto a due mani insieme a Carla Vangelista - un successo letterario con le sue 300mila copie vendute - destinato al grande schermo sin dalla gestazione. Per ottenere credibilità si circonda di professionisti capaci (Arnaldo Catinari, Tonino Zera, Patrizio Marone, Maurizio Millenotti) ai quali sussurra tutte le suggestioni del cinema alto (così alto da essere irraggiungibile) per rimpolpare la sua opera prima di sequenze e location fissate nell'immaginario collettivo.
Parlami d'amore è un'accozzaglia di citazioni, un presuntuoso esercizio di stile - di un cinefilo che ha la fortuna, al contrario del suo personaggio, di essere nato sotto una buona stella - che manca di personalità e di punti di riferimento con il reale (e il sociale). Non è chiaro come questo film sia riuscito a ottenere un riconoscimento "di interesse culturale". Non è sufficiente parlare di dipendenza (dalle droghe, dall'alcol, dal gioco), di comunità di recupero e di giovani allo sbando se l'argomento viene affrontato con qualunquismo. Silvio punta sul dolore per provocare emozioni, ma per poter parlare di dolore e abbandono bisogna conoscere a fondo la materia o per lo meno saperla trattare con empatia. I personaggi, tutti maledettamente tormentati, che si muovono nella dimensione dark di una Roma notturna in sfacelo, sono stereotipati e per questo inverosimili.
Come inverosimili e alquanto irritanti appaiono i dialoghi tra i giovani borghesi spudorati (che aspirano a diventare i nuovi Dreamers di Bertolucci) e il ragazzo interrotto di Silvio Muccino. Ma ciò che irrita maggiormente è il modo in cui il Silvio regista e sceneggiatore sfrutta la sofferenza e il tema della dipendenza come mero pretesto per parlare d'amore.

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  • 699,9 MB
  • 7 lis 09 15:17
Pranzo di ferragosto - 2008

Un film di Gianni Di Gregorio. Con Gianni Di Gregorio, Valeria de Franciscis, Marina Cacciotti, Maria Cali, Grazia Cesarini Sforza.
Commedia, durata 75 min. - Italia 2008. - Fandango uscita mercoledì 3 settembre 2008.

Gianni ha un lavoro: occuparsi dell'anziana madre, una nobildonna decaduta, capricciosa e un tantino opprimente. Madre e figlio vivono soli in un fatiscente appartamento nel centro di Roma e faticano a tirare avanti, ricoperti di debiti come sono. Nel bel mezzo dell'afa estiva Alfonso, l'amministratore, si presenta alla loro porta per riscuotere quanto gli è dovuto, ma propone a Gianni l'estinzione di tutte le spese condominiali in cambio di un favore: ospitare la madre per la notte e il successivo pranzo di ferragosto in modo che lui possa partire per le terme. L'accordo non prevede però l'arrivo di una seconda signora, la zia di Alfonso, una simpatica anziana con qualche problema di memoria, ma l'amministratore lo convince a tenerla offrendogli del denaro. Gianni è costretto, suo malgrado, a dare asilo anche a una terza "mamma abbandonata" quando l'amico dottore, giunto per fargli una visita di controllo in seguito a un malore, gli chiede di potergliela affidare per non lasciarla sola durante il turno di notte.
Lo sceneggiatore e aiuto regista Gianni Di Gregorio affronta la sua prima volta da solista pescando a piene mani dalla propria esperienza di figlio e regalando una svolta a un fatto realmente accaduto. Incuriosito da quello che sarebbe potuto accadere se avesse davvero accettato di tenere la madre dell'amministratore per le ferie di ferragosto, confeziona una piccola e tenera storia dai tratti scanzonati in cui l'improvvisato ospizio diventa il teatro di una serie di gag offrendo allo stesso tempo diversi spunti di riflessione. La scelta di sviluppare la trama nel giorno notoriamente più rallentato dell'anno e in una Trastevere arsa e deserta, appare la più idonea alla narrazione in quanto si contrappone ai ritmi frenetici della vita odierna e va incontro ai tempi delle anziane protagoniste che a loro modo s'investono del ritmo del film riempiendo la scena con la loro esuberanza. Deciso a catturare la parte più verace di ognuno, Di Gregorio si incarica del ruolo del figlio di mezz'età, celibe e con il vizio del bere, che tiene d'occhio la madre come se fosse una bimba e ne sopporta i capricci abbozzando alla precarietà in cui si trova per comodità. Le signore che lo circondando in attesa del pranzo di ferragosto sono tutte attrici non professioniste e la loro naturalezza permette al film di avvolgersi in un'aura genuina e neorealista...

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  • 7 lis 09 15:16
Ultimi della classe - 2008
Un film di Luca Biglione. Con Andrea De Rosa, Giulia Elettra Gorietti, Marco Iannone, Sara Tommasi, Nathalie Rapti Gomez
Commedia, durata 90 min. - Italia 2008. - 01 Distribution uscita venerdì 16 maggio 2008

Michele è in piena crisi adolescenziale. Di studiare non ha nessuna voglia, di ballare la salsa insieme ai suoi, di ritorno da Cuba, nemmeno. Gli piacerebbe che Federica ricambiasse la sua corte, ma così non è. Non gli resta che il calcio con gli amici e il suo blog, "ultimi della classe", nel quale può far credere a tre mila sconosciuti di essere il "figo" che non è. Quando però, dopo la pagella invernale, le cose si mettono male, i suoi decidono di ritirarlo da scuola e di pagargli due insegnanti privati, uno per le materie scientifiche e uno per quelle letterarie. È così che Michele si ritrova in camera da letto una bellissima docente di lettere, ex "Miss Standing Ovation", con un calendario erotico alle spalle e decisa a tutto pur di fargli evitare la bocciatura. Anche a spogliarsi, se questo può servire a fornirgli la motivazione che ha smarrito in anni di scuola pubblica.
Ultimi della classe, regia cinematografica dello sceneggiatore televisivo Luca Biglione, è l'ultimo capitolo di una classe di ferro: quella dei film sulla verginità da "perdere" e la maturità da "vincere", possibilmente nello stesso periodo, anche se mutando l'ordine degli addendi il risultato non cambia.
Il modello è antico e imperituro. Dal cinema americano ha mutuato la sfida esistenziale tra "winners" e "losers" e l'appuntamento della festa di fine anno scolastico, che può assumere la declinazione del compleanno o dell'esibizione "pariolina" che non abbisogna di un perché. Dal capostipite italiano di ultima generazione, Notte prima degli esami, ha prelevato il gusto per la nostalgia: là erano gli anni Ottanta, qui il presunto presente è in realtà un tempo ideale, condito di passato prossimo e vagheggiante gli anni Settanta.
Curiosamente ma non troppo, persino la televisione, sullo stesso sentiero generazional-scolastico, ha un passo più veloce e problematico. Il cinema italiano, invece, calpesta le orme di chi c'è già passato, si ripete, pescando di qua e di là dalla produzione recente e affidandosi alla guida spirituale di padre Moccia.
Pulitino, innocuo, allergico al vero erotismo, Ultimi della classe non è né il divertimento venato di hard spacciato dalla promozione, né il romanzo di formazione che aspira ad essere, ma il grido di un cinema che vuol restare ragazzino, si accontenta di imitare i coetanei e si guarda bene dal distinguersi.
Sara Tommasi, esemplare del miglior "corpo" insegnante che uno studente maschio possa desiderare, è conturbante quanto può esserlo la modella di una pubblicità di intimo dei grandi magazzini; quanto una sorella di poco più grande; distante anni luce dal modello esotico della Fenech.

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  • 699,7 MB
  • 7 lis 09 15:16
17 Again - Ritorno Al Liceo - CD1 - 2009

Un film di Burr Steers. Con Zac Efron, Matthew Perry, Leslie Mann, Thomas Lennon, Michelle Trachtenberg.
Titolo originale 17 Again. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 102 min. - USA 2009. - Warner Bros Italia uscita venerdì 15 maggio 2009.

Mike O'Donnel, classe 1989, è un quarantenne deluso e irrequieto. Ex capitano della squadra di basket del liceo, vent'anni dopo è il padre svogliato di due adolescenti e il marito disamorato della più bella ragazza della scuola, decisa ormai a chiedergli il divorzio. Abbandonato il campo di gioco a un canestro dal successo e da una prestigiosa borsa di studio, Mike vive col rimpianto di non aver fatto la scelta giusta. Sarà un angelo guida, nei panni di un umile custode, a procurargli una seconda possibilità per rivivere la sua adolescenza e per aggiustare un destino da perdente. Tornato diciasettenne, Mike capirà finalmente qual è il suo ruolo in campo e nel mondo. Da sempre, al cinema come nella letteratura, la sospensione o il riavvolgimento temporale conducono i protagonisti a riconsiderare la propria esistenza, riconoscendo eventuali errori ed egoismi e riscoprendo un altro se stesso, quello buono e giusto, quello funzionale alla morale esibita...

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  • 700,4 MB
  • 7 lis 09 15:16
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17 Again, con una fantasia trascurabile, non fa eccezione e va ad aggiungersi a quello che a tutti gli effetti è diventato un vero e proprio (sotto)genere: il racconto spazio-temporale, dentro al quale ritornare adolescenti o sperimentare l'età adulta. Il Mike O'Donnel di Matthew Perry, smarrita la propria identità nel presente, la ritroverà in un altro (e già esperito) continuum dell'esistenza, interpretato questa volta dal miracolo Zac Efron, mostre (di bravura), rivelato con la serie televisiva High School Musical e diventato celebre, a colpi di spazzola e a getti di lacca, col film musicale Hairspray. Il teenager movie di Burr Steers (Igby Goes Down) è in fondo il racconto di un risveglio alla vita e di una ricerca della felicità che ha il volto familiare e rassicurante delle scelte che abbiamo già fatto. 17 Again è una commedia romantica per consumatori di unghie e pop corn, la cui risposta è naturalmente l'amore. Costruito su una sequela di primi piani che coccolano Zac ed esaltano la perfezione estetica del fenomeno divistico Efron, il film tradisce una totale e frustrante assenza di qualunque profondità, dietro non c'è niente, se non i volti in controcampo degli altri protagonisti, tanto giovani, tanto carini, tanto politically correct, tanto alla moda.
17 Again vorrebbe descrivere il disagio degli adolescenti americani di oggi, il bullismo, la paura dell'esclusione, l'ansia da prestazione, il rifiuto e l'emarginazione, il conformismo e la ribellione, e andare a scavare fino a vedere cosa c'è sotto. In fondo al racconto c'è la High School Generation, una folta schiera di bravi ragazzi col cuore d'oro che sostituiscono il conflitto con la fede nella salute. Eppure sono malati, “corrotti” dal moralismo: non fare uso di droghe, non fare sesso (soprattutto col bad guy strafottente), non sbagliare, non vivere. 17 Again è come il suo protagonista, un concentrato innocuo di buona “maniera”, un contenuto spostato in superficie, che non trasgredisce mai e non brucia addosso.

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  • 7 lis 09 15:16
Il caso dell'infedele Klara - 2009

Un film di Roberto Faenza. Con Claudio Santamaria, Iain Glen, Laura Chiatti, Kierston Wareing, Paulina Bakarova.
Commedia, - Italia 2009. - Medusa uscita venerdì 27 marzo 2009.

Luca è un musicista ed insegnante di musica che vive a Praga da 5 anni e ha una relazione con Klara studentessa vicina alla laurea. Il giovane è decisamente geloso del tutor della ragazza, Pavel, e decide di rivolgersi a un'agenzia investigativa. Denis, il titolare sposato con una donna che ha palesi rapporti con altri uomini, si mette al lavoro con l'aiuto dell'assistente Nina. Non scopre nulla a favore della tesi del tradimento e occulta quei dettagli che potrebbero involontariamente favorire l'ossessione di Luca. Il ragazzo però non riesce più a credere a ciò che Klara gli dice e rischia di rompere definitivamente il rapporto con lei.
Roberto Faenza nutre da sempre un rapporto intenso con la letteratura. In questa occasione si ispira a un romanzo di Michal Viewegh che gli offre l'occasione di lavorare su una serie di elementi che lo appassionano. Si regala ad esempio la possibilità di mostrare un aspetto diverso di Laura Chiatti e l'attrice è abile nel mettersi a disposizione con un'aderenza al personaggio capace di adattarsi alle volute variazioni di stile della narrazione. È poi senza dubbio curioso e interessante, ad esempio, che (così come in I giorni dell'abbandono) uno dei protagonisti maschili sia un musicista estremamente sensibile e attento alle 'vibrazioni' degli strumenti. La sensibilità paziente che dimostra verso le possibili elaborazioni sul pentagramma non si trasforma però nella capacità di trovare una varietà di toni sulla corda tesa della sua ossessione. Lì sa produrre una sola nota di cui l'unica variante è data dall'intensità. Nel rapporto con il piccolo allievo fisarmonicista sembra quasi voler cercare una risposta alla mono-tonia del suo esistere.
Si trova poi a confrontarsi con chi crede di avere annullato il sentimento della gelosia grazie a quella che pensa sia un'apertura mentale pacificatoria: Denis, l'investigatore psicologo. Costui, complice delle relazioni extraconiugali della moglie, non si rende conto (o, meglio, tenta di farlo) di avere solamente cercato di mettere la sordina a uno strumento che altrimenti produrrebbe a sua volta delle note che lui ritiene sgradevoli. Sono due uomini deboli perché inizialmente incapaci di accettarsi e di lavorare su di sé. La tecnologia li aiuta a rendere vicino ciò che è distante finendo col fagocitare Luca mentre Denis la domina riuscendo a non farsene possedere.
Così come la sua partner operativa Nina (la ben ritrovata Kierston Wareing lanciata da Ken Loach in In questo mondo libero) che, forse perché anche madre, non ha rinunciato alla sensualità ma sa viverla in modo maturo, con la consapevolezza che i luoghi comuni su uomini e donne conservano una parte di vero ma la complessità della vita non può mai consentire di assolutizzarli.

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  • 7 lis 09 15:16
La Pantera Rosa 2 - 2009

Un film di Harald Zwart. Con Steve Martin, Jean Reno, Emily Mortimer, Andy Garcia, Alfred Molina.
Titolo originale Pink Panther 2. Commedia, Ratings: Kids, durata 90 min. - USA 2009. - Sony Pictures uscita venerdì 6 marzo 2009.

L'ispettore Clouseau, messo dal suo nemico, l'ispettore capo Dreyfus, ad elevare contravvenzioni ad auto in sosta vietata, viene richiamato in servizio d'uurgenza. Proprio Dreyfus lo deve sollevare dall'incarico per farlo entrare a far parte di un Dream Team internazionale di detectives incaricati di risolvere il caso di furti rilevantissimi. Sono stati sottratti la Magna Charta, la Sacra Sindone, e la preziosissima Pantera Rosa ma l'elenco non si ferma qui. L'abilissimo ladro lascia la propria firma: Tornado. Clouseau si mette subito al lavoro: alla sua maniera.
Il personaggio creato da Blake Edwards che Steve Martin definisce "un Amleto della commedia" e pertanto interpretabile da più attori nel corso del tempo (pur con tutto il rispetto per Peter Sellers) ha finalmente trovato la sua giusta dimensione sul grande schermo. Si ride sin dall'inizio del film e si continua a farlo sino alla fine. Vengono lasciati alle spalle l'incerto tentativo di Benigni con lo stesso Edwards e anche, va detto, la prima prova di Steve Martin.
Il nuovo regista sa cogliere appieno la dinamica dell'accumulo che ha origini nelle slapstick del cinema muto ma che aveva bisogno di una rilettura che, senza far dimenticare le origini del personaggio, gli togliesse di dosso quella patina di ‘vecchio' che rischiava ormai di soffocarlo. Le gag si susseguono a pieno ritmo per l'inappuntabile (e innamorato) ispettore fino a coinvolgere il Papa in una sequenza che resterà nel storia del cinema comico per l'equilibrio che realizza tra dissacrazione e rispetto del ruolo. Anche il team dei colleghi è ben assortito (non manca neppure la presenza della bella donna, in questo caso l'indiana Aishwarya Rai, che sin dai tempi della Cardinale e di Capucine caratterizzava le vicende) e il cast viene impreziosito dal cameo role di Johnny Halliday.
La Pantera Rosa 2 (con i sempre raffinati titoli di testa accompagnati dall'evergreen di Henry Mancini) è uno di quei film intelligentemente per tutti da cui ognuno porterà a casa una risata da non dimenticare.

zachomikowany

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z chomika francesco.napoli

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wigef59399

wigef59399 napisano 22.11.2022 05:33

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Super chomik
izabela1968

izabela1968 napisano 21.01.2023 19:02

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Zapraszam 🌹🌹🌹

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